Francesco Saverio Altamura

AltamuraFrancesco Saverio Altamura, nato a Foggia nel 1826, è stato un pittore affermatosi a livello nazionale.
Si trasferì a Napoli inizialmente per frequentare la facoltà di medicina, seguiva tuttavia i corsi serali dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove conobbe Domenico Morelli, che lo convinse a dedicarsi alla pittura.
Appassionato di soggetti storici, nel 1847 si recò a Roma e dopo aver vinto il Pensionato Romano con il quadro “Un episodio della Gerusalemme Liberata”, trascorse un periodo nella capitale dove aderì, politicamente, ai gruppi liberali più indipendenti venendo anche rinchiuso in carcere.
Nel 1848 combattè sulle barricate di Santa Brigida e condannato a morte per le sue attività di cospirazione contro i Borboni, fu costretto a fuggire a Firenze, dove entrò in contatto con il circolo artistico che si raccoglieva nel Caffè Michelangelo, interessandosi alle ricerche dei macchiaioli ed esponendo “Gli esuli di Babilonia” e “Il primo passo dell’esule”.
Nel 1855 si recò a Parigi, in compagnia di Domenico Morelli e Serafino De Tivoli, all’Esposizione universale di Parigi, attratto dalla pittura degli impressionisti.
Nel 1860, a Napoli, venne eletto consigliere comunale e a Firenze rivestì cariche di governo con Bettino Ricasoli.
Nel 1861 espose alla “Prima esposizione nazionale” di Firenze “I funerali di Buondelmonte”, commissonatagli dal banchiere Vonwiller. Nel 1865 fu incaricato di affrescare la cappella del Palazzo Reale di Napoli.
Si stabilì definitivamente a Napoli nel 1867 e continuò a produrre quadri, presentati in varie esposizioni. Fra le varie commissioni ricevute, nel 1892 dipinse per la restaurata chiesa parrocchiale di Castringnano de’ Greci (LE) cinque pale d’altare e quattro tondi.
Contribuì alla nascita della pinacoteca nel Museo di Capodimonte.
Morì a Napoli nel 1897 e nel 1901 gli fu eretto un monumento nella città natale di Foggia.

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