Umberto Giordano

GiordanoUmberto Giordano è nato a Foggia nel 1867, è stato un compositore che ha legato il suo nome ad alcune opere liriche entrate stabilmente nel repertorio internazionale.
Bocciato all’esame di ammissione al conservatorio di Foggia, studiò poi a al conservatorio di Napoli sotto la guida di Paolo Serrao, già maestro di Leoncavallo e Cilea.
Arrivò presto alla fama con “Mala vita”, dramma che ruota attorno a un lavoratore che fa voto di recuperare una prostituta in cambio della guarigione dalla tubercolosi.
L’opera suscitò un certo scandalo quando fu rappresentata a Roma nel 1892.
Compose poi “Regina Diaz” (1894), ma l’”Andrea Chenier” composta nel 1896, su libretto di Illica, resta la sua opera più nota.
Giunse a Baveno sul lago Maggiore nel 1904, acquistando la Villa Fedora e, per vent’anni, il compositore visse e lavorò nella pace di questa villa.
Dopo il 1929 egli smise di comporre, vittima della fine dell’opera verista, una forma che proprio in quegli anni lasciò il posto, nel gusto del pubblico, a forme di rappresentazioni teatrali nuove.
Accanto all’”Andrea Chenier”, viene ancora rappresentata “Fedora”, l’altra opera che ben rispecchia il temperamento focoso e creativo di Umberto Giordano.
Fra le 13 sue opere, da ricordare “La Cena delle Beffe” rappresentato alla Scala nel 1924 ed “Il Re” rappresentata nel 1929.
Umberto Giordano, che è ancora popolare per le famose “arie” tratte dalle sue opere che restano i cavalli di battaglia per famosi soprani, morì a Milano il 12 novembre 1948.

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